La Villa
La Villa e i Giardini
Il complesso di Villa della Regina fa parte delle Residenze Reali, conosciute anche come “Corona di Delizie”, ovvero il sistema di residenze regali di proprietà della dinastia sabauda.
La via di accesso principale si trova alle spalle della chiesa della Gran Madre di Dio, percorrendo via Villa della Regina.
Esso si compone di edifici, giardini e aree coltivate, in gran parte oggi aperte al pubblico.
Dopo aver percorso il Viale d’Accesso sarai accolto dal Grand Rondeau del Nettuno, spettacolare fontana con giochi d’acqua scanditi da statue di divinità marine, che conducono alla grotta tripartita, con due statue seicentesche e decori a grottesche.
A destra e sinistra del complesso, le rampe ti condurranno alla Corte d’Onore che dà accesso alla Villa. Fermati qualche minuto ad ammirare la facciata e lo scalone che ti accompagnerà all’interno della dimora regale.
Una volta entrato, percorrerai i corridoi e ammirerai i saloni e gli appartamenti reali.
Al piano nobile, sul lato nord, gli Appartamenti del Re, sul lato sud, quelli della Regina, si ricongiungono nel grandioso salone centrale.
Sui quattro piani della Villa, un alternarsi di stucchi, dipinti e decorazioni opere di prestigiosi artisti del Seicento e Settecento.
Non dimenticare ogni tanto di volgere gli occhi all’insù per ammirare le splendide volte, come quella della Camera da letto di sua Maestà, e di affacciarti alle alte finestre per osservare i giardini all’italiana.
Sul lato opposto (ad est) all’entrata della Villa dal Viale d’Accesso (ovest) il Cortile d’Onore o Esedra si dirama in una serie di scale e terrazze, che conducono al Giardino dei Fiori e alla Grotta del Re Selvaggio; tre sentieri semicircolari e circoncentrici disegnano il sovrastante Giardino ad anfiteatro, collegando i viali che conducono al Belvedere nord e al Padiglione di Solinghi.
Al centro del giardino terrazzato, la Cascatella e la Fontana del Mascherone concludono con il massimo splendore il cosiddetto Teatro d’Acque della Villa.
La vigna
Oltre ai Giardini all’Italiana, all’interno della Villa si trovano orti e una vigna, ritornata produttiva nel 2008.
Con una superficie di 0,73 ettari, nel 2004 si è provveduto al reimpianto e si è atteso fino al 2008 per la prima vendemmia. La vigna reale fornisce oggi circa 5.000 – 3.500 bottiglie di vino, prevalentemente di Freisa, che dall’annata 2011 è diventato Freisa Doc.
La cura della produzione è affidata all’Azienda Balbiano, con sede nel chierese. Si tratta di un vino rosso rubino, avvolgente e certamente nobile, con un gusto dal sentore di ciliegia, lampone e frutta matura in genere. Un bel risultato per l’Azienda Vitivinicola, per la Villa e la città di Torino, che con il vigneto della Villa, torna ad essere una delle poche città europee a vantare un vigneto urbano, insieme a Parigi, (con la vigna di Montmartre) e a Vienna.
Un app per Villa della Regina
La nostra Associazione ha lavorato in sinergia con il Polo Museale del Piemonte e con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ETS APS – Sezione di Torino, ottenendo il sostegno economico della Fondazione CRT, al fine di realizzare una nuova applicazione informatica che permetterà ad ogni visitatore di gestire in autonomia la visita alla Villa.
Tale app è stata sviluppata per consentire la massima inclusività ed accoglienza: ogni visitatore normodotato o ipovedente, scaricandola sul proprio cellulare, potrà costruire la propria esperienza di visita della Villa, grazie alla tecnologia del QR code.
Allo sviluppo dell’applicazione si affianca la realizzazione di un modello tattile di Villa della Regina, realizzato con la stampa 3D, per rendere completa l’esperienza di visita delle persone ipovedenti.
In ambito piemontese, ma anche italiano, Villa della Regina, sarà il primo museo ad aggiungersi al Museo Tattile Statale Omero di Ancona nel dotarsi di un’applicazione che consentirà a tutti i visitatori di poter organizzare la propria visita in modo completamente autonomo.
Trovate l'app di Villa della Regina sugli store:
Android: http://tiny.cc/lbt17y
Il progetto si è avvalso della società NEOSIDEA come partner tecnologico per lo sviluppo dell’applicazione e per la stampa tattile dei QR code e del modello in 3D di Villa della Regina.
L’app ha ricevuto il patrocinio UNESCO e il Presidente della Repubblica ha conferito all'Associazione una medaglia per premiare la brillante iniziativa.
Un po’ di storia
Sulla collina torinese, agli inizi del Seicento, fu costruita Villa della Regina, nata come complesso di edificio, vigna e giardini, su modello delle ville romane dell’epoca. Il committente fu il principe cardinale Maurizio di Savoia, figlio del duca Carlo Emanuele I, su progetto dell’architetto romano Ascanio Vitozzi, che morì nello stesso anno e venne sostituito dagli architetti Carlo e Amedeo di Castellamonte. Dopo la morte del principe, nel 1657, la consorte Ludovica Maria di Savoia diede avvio a una serie di campagne decorative e ampliamenti dei fabbricati e dei giardini.
Nel 1692, alla morte di Ludovica, la villa divenne residenza prediletta di Anna Maria d’Orléans, moglie di Vittorio Amedeo II, alla quale si deve il nome di “Villa della Regina”, in seguito all’assunzione di titolo regio dei Savoia, nel 1713. Le Regine che si susseguirono nel XVIII secolo, prima Anna d’Orléans, poi Polissena d’Assia, moglie di Carlo Emanuele III, incaricarono Filippo Juvarra del riallestimento degli appartamenti e dei giardini. Nel Settecento la Villa godette del suo massimo splendore, essendo fissa dimora delle Regine e sede di feste e celebrazioni di corte.
Nel 1750 la moglie di Vittorio Amedeo III, regina Maria Antonia Ferdinanda di Spagna, ordinò ulteriori ampliamenti e nuovi spazi, come le scuderie, il corpo di guardia e il Palazzo Chiablese, danneggiati e demoliti dopo la seconda guerra mondiale.
Successivamente la Villa perdette la sua funzione e fu donata all’Istituto Nazionale per le Figlie dei Militari Italiani da Vittorio Emanuele II, nel 1865. L’Istituto utilizzò la Villa come collegio femminile, modificando l’uso delle sale e in parte dei giardini, fino alla Seconda Guerra mondiale, quando i bombardamenti provocarono gravi danni, parziali demolizioni e uno stato di progressivo abbandono.
Gli interventi di restauro iniziarono nel 1994, con il passaggio della Villa alla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte, d’intesa con le Soprintendenze per Beni Architettonici e per il Paesaggio e Archeologica. Grazie ai finanziamenti ministeriali, affiancati da fondi della Regione Piemonte, tramite gli Amici dell’Arte in Piemonte, della Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT e della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, e in accordo con il Comune, la Fondazione Torino Musei, e la Provincia di Torino, la Villa ha ritrovato il suo legame storico con la Città e la sua originaria bellezza, sia all’interno degli appartamenti, con i magnifici stucchi e affreschi, che all’esterno, con il riallestimento dei giardini, delle fontane e della vigna.
Nel 1997 Villa della Regina è stata dichiarata Patrimonio UNESCO.
La Villa è stata aperta al pubblico nel 2006.
Qualche informazione pratica
ORARI:
da lunedì a venerdì:
dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.00)
visite libere contingentate
sabato e domenica: chiuso
Prenotazione obbligatoria: 011 8195035 – drm-pie.villadellaregina@beniculturali.it
BIGLIETTO:
Intero 7,00 Euro
Ridotto 2,00 Euro per i ragazzi dai 18 ai 25 anni
Gratuito per:
minori di 18 anni;
docenti delle scuole italiane pubbliche e private paritarie con presentazione della certificazione del proprio stato di docente (scarica il modello certificazione docenti)
studenti delle facoltà di Architettura, Lettere e Filosofia;
titolari dell’Abbonamento Musei e Torino+Piemonte Card;
personale MiBACT;
membri ICOM;
giornalisti muniti di tessera professionale;
persone con disabilità e relativi accompagnatori.
Prenotazioni: 011 8195035 – pm-pie.villadellaregina@beniculturali.it
INDIRIZZO:
Strada S. Margherita, 79
10131 Torino